Pietro Costa

Ciao Nonno. Con la tua scomparsa finisce un epoca. L’epoca nella quale tu sei stato il padre di tutti noi. Ci hai adottato, e ci hai amato facendoci diventare la tua famiglia per quasi 60 anni. Noi, allo stesso modo, abbiamo amato te. Oggi siamo qua per celebrare la tua vita, perché è così che ti vogliamo ricordare. Felice e in salute, come sei sempre stato nei tuoi lunghi anni. Sei stato il marito, il padre, il nonno che tutti vorremmo avere. Ti dobbiamo davvero dire grazie. Grazie per averci insegnato a coltivare un orto, a prenderci cura degli animali, a costruire una diga su un torrente, ad amare i boschi e a distinguere i funghi. Grazie per averci cucinato così tante volte la pasta al pesto. Abbiamo perso il conto dei frullatori che hai cambiato per avere la grana fine come avevi in mente solo tu. E alla fine usavi comunque il macina-caffè. Era comunque il pesto più buono mai assaggiato. Grazie per averci insegnato cosa è il lavoro e la passione, perché non sei stato pigro nemmeno un giorno. La tua è stata infatti una vita di realizzazioni. Grazie per averci raccontato cosa è la resistenza tramite i tuoi racconti di guerra, nonostante per te fosse così doloroso, e per averci insegnato la moderazione e la tolleranza, facendo spesso da pacificatore nei nostri diverbi. E soprattutto grazie per averci insegnato ad amare incondizionatamente, perchè tu ci hai amato sempre in questo modo, nonostante tutte le nostre sfumature. E per questo noi ti saremo sempre riconoscenti, e ti porteremo nel cuore tutti i giorni a venire. Ciao Nonno, buon viaggio.

Sentite Condoglianze a tutta la Famiglia da parte del gruppo Vicsam,

Ciao papà, ciao nonno, ciao nonno bis, così noi ti abbiamo chiamato; recentemente però abbiamo scoperto il tuo nome di battaglia quando eri partigiano fra gli appennini del parmense: Daino. Del tuo passato ne siamo orgogliosi, come tuo carattere non hai mai fatto troppa pubblicità alla tua storia e questo ti rende, nella tua semplicità, ancora più vero. Il tuo carattere dolce , la tua tranquillità ci hanno aiutato a crescere nel giusto e la tua laboriosità ci ha insegnato ad impegnarci sempre per raggiungere il risultato ambito. Abbiamo seguito le tue indicazioni che ci venivano date con i fatti e non con le parole e con il tuo buon esempio abbiamo raggiunto le nostre mete. Grazie per averci accolti quando io e Giancarlo eravamo ragazzini e grazie per non averci fatto mancare mai nulla e ancora grazie per l’amore che hai dato alla mamma e a tutti noi. I tuoi nipoti stravedono per tè ricambiando quel legame misterioso che li lega con i nonni. Te ne sei andato così velocemente che abbiamo difficoltà a crederci ma soprattutto a pensare che non avremo più quei bei momenti che tutta la nostra famiglia a passato con te. Ci mancheranno le tue risate di quando ti raccontavamo gli atteggiamenti di Stefano e di quello che a soli 3 anni riusciva a combinare. Abbiamo però un baule pieno di tante belle cose e bei ricordi, che apriremo con gioia ogni volta che il nostro cuore sentirà quel vuoto che ci hai lasciato.

Ciao Papà, il mio papà, la persona che tanti vorrebbero come padre, ed amico. Ci hai preso per mano quando io avevo 9 anni e mio fratello 13. Non eri il nostro padre biologico ma lo sei diventato per l’amore che hai saputo darci sempre. Ci hai amato ed educato come meglio non potevi, con la discrezione, con la riservatezza che ti contraddistingueva. Sempre presente, ti interessavi di tutto e di tutta la famiglia. Non volevi dipendere da nessuno fino all’ultimo ma tu eri pronto per tutti noi. Grazie papà i tuoi nipoti ed il pronipote ti adorano, sei il loro “Mitico” nonno che insegna loro tutto il suo sapere, che costruiva i giochi in legno per figli e nipoti, che li portava nei boschi a cercare funghi. Per restare al passo coi tempi, hai imparato ad usare lo smartphone, usare internet e leggere il giornale sull’IPad. Amavi leggere libri, soprattutto di storia riguardante il tuo passato da Partigiano. Sabato scorso mi hai detto che sentivi di essere amato da tutti noi, che eri felice della tua famiglia. Mi hai detto anche di lasciarti “andare” che eri stanco di lottare. Bene ora devi riposarti, so anche che continuerai a vegliare su di noi. Fai qualche giro in bicicletta anche da lassù. Ti voglio bene e il tuo posto sarà indelebile in me.

Ciao Nonno Piero, la scrittura in questi casi è per me uno spontaneo e fluido strumento per “portare fuori un po’ di dolore”, ma è un pomeriggio intero che penso a parole da dedicarti e non riesco a terminarne una delle mie lettere indirizzate a te, perché sono innumerevoli i ricordi che potrebbero raccontarti. La tua vita è come una sintesi di 98 anni di amore ed ammirabile entusiasmo. Si perché era proprio l’entusiasmo che colorava la tua vita, onorato di essere marito, papà, nonno per ciascuno di noi (e anche nonno bis)con la consapevolezza e la gioia di vivere la tua vita e riempirla. L’insegnamento che mi porterò di te è sintetizzato con la parola IMPEGNO, perché sono certa che è stato l’impegno che hai messo in ogni cosa che hai fatto il motore della tua vita e del tuo entusiasmo, sin dal tuo primo SÌ detto con impegno a Mariuccia e i suoi figli fino ad ogni scelta che ha determinato la tua vita. L’ultima parola che mi hai detto, pur in un momento di sofferenza, è stata “grazie”, stringendomi la mano, ma siamo noi che ringraziamo te per l’esempio che sei stato e per averci regalato l’immenso privilegio di far parte della tua vita. Vola tra le nuvole del cielo con la tua bicicletta Piero, e noi, stringendo la mano della tua Mariuccia, sorrideremo guardandoti. Grazie

L’ultimo mese è stato terribile, non solo per te, a causa del dolore che hai dovuto sopportare, ma anche per tutti noi, che ti abbiamo visto spegnere lentamente. Al tempo stesso, però, l’ultimo mese ci ha permesso di salutarti per davvero, di farti capire ancora di più quanto ti volessimo bene e quanto affetto avessi intorno. Non è stato tempo di qualità, purtroppo. Ma in tutta la tristezza che provo, oggi almeno non c’è una briciola di rimpianto: sono riuscito ad aiutarti un’ultima volta nel tuo orto, sono riuscito a dirti “ti voglio bene” con un lungo abbraccio e siamo anche riusciti a fare un’ultima partita a scala quaranta, come ormai da anni era nostra tradizione fare. E anche se ho perso (tradizione ormai anche questa) quel giorno me ne sono andato col sorriso sulle labbra, perché in quell’occasione ho rivisto il nonno che ricordavo e che ormai riuscivo a vedere sempre più raramente. Hai preso la tua vita e ne hai fatto un capolavoro…e anche se ormai non ci sei più, rimarrai per sempre nei nostri ricordi, anche e soprattutto come ideale da seguire.

Ciao Pietro, probabilmente ci siamo conosciuti troppo tardi; ogni occasione di incontro in paese, però, non è mai stata banale. Ed ogni volta, a dispetto dell'età, manifestavi curiosità ed interesse in ordine alle iniziative che, come Anpi, pensavamo di mettere in cantiere. Non siamo mai riusciti veramente a vincere la tua riservatezza nel raccontare le vicende partigiane che ti avevano visto partecipe sull'appennino parmense, tua terra di origine. Avremmo voluto tramandare la tua storia; coinvolgerti nel lavoro di divulgazione della Memoria presso le Scuole locali; persino Gad Lerner, curatore del volume sulle testimonianze degli ultimi Partigiani ancora in vita, ha dovuto arrendersi di fronte al tuo naturale riserbo. L'averti conosciuto è stato comunque, e senza ombra di dubbio, un privilegio. Te ne sei andato alla stessa età ed a poca distanza dal nostro Presidente Emerito, Carlo Smuraglia; entrambi con la schiena dritta e lo sguardo rivolto verso le stelle. Mancherai a tutta la Sezione. Bella Ciao, "Daino".

Caro NonnoPiero, È doveroso esprimerti un profondo ringraziamento per tutto ciò che hai fatto per i Tuoi cari. Quasi 60 annu fa hai abbracciato la Tua Maiuccia devastata per il lutto e Ti sei fatto carico di Walter e Giancarlo come un vero Papà, anzi, oserei dire, meglio di tanti Papà biologici. La famiglia si è poi allargata e con la Tua consueta generosità hai dedicato cuore tempo e soprattutto valorosiconsigli di vita . Sei sempre stato il nostro Angelo Custode e continuerai ad esserlo. Ti vogliamo un mondo di bene.

Così ci hai lasciato anche tu carissimo Pietro. Un uomo che ha contribuito a donarci un Paese libero e democratico. Una persona schiva che, come spesso accade, a fatica raccontava la sua esperienza da Partigiano nel parmense, sua terra di origine. Sempre presente alle celebrazioni importanti ed interessato a tutte le iniziative della Sezione. Ci mancherai tantissimo Sezione Anpi Livio Cesana